Nuovo slancio in acqua: come aumentare la velocità grazie alle pinne

aumentare la velocità grazie alle pinne

Nuovo slancio in acqua: come aumentare la velocità grazie alle pinne

Se hai mai provato a nuotare con le pinne, saprai che è come trasformarsi in un razzo acquatico: le inserisci, e all’improvviso scivoli senza sforzo apparente. Ma le pinne non servono solo per un boost momentaneo: sono uno strumento prezioso nell’allenamento, utili per migliorare la tecnica della battuta di gambe e potenziare la muscolatura degli arti inferiori, così che senza pinne tu riesca a nuotare più velocemente.

Ecco una guida su come scegliere le pinne da nuoto giuste, come integrarle efficacemente negli allenamenti e alcuni esempi pratici di sessioni da provare.


Quali tipologie di pinne esistono

Sul mercato troverai vari modelli, ciascuno con vantaggi e limiti:

  • Pinne corte nuoto: ideali per i nuotatori fitness, perché permettono di restare vicini al movimento naturale del calcio pur introducendo resistenza aggiuntiva.

  • Pinne lunghe: spesso destinate a snorkeling o immersioni. Per chi si allena come nuotatore non sono indicate, perché tendono a rallentare l’azione del calcio e a sovraccaricarlo, peggiorando la tecnica della gambata.

  • Monopinne: utile per esercizi a Delfino (dolphin kick) e di spinte dal muro post virata (il famoso Quinto Stile). Non è indispensabile, ma può essere una variante interessante per chi vuole concentrarsi su questo aspetto.

  • Pinne “positive drive”: suggerite per chi pratica lo stile rana, ma possono essere utili anche per altri stili, a seconda dell’obiettivo tecnico.


Come scegliere le pinne adatte

Prima di acquistare, valuta questi criteri:

  1. Lunghezza: scegli quella che si adatta al tuo obiettivo di allenamento. Per la maggior parte dei nuotatori, le pinne corte sono la scelta più equilibrata.

  2. Flessibilità: le pinne che lasciano scoperta la caviglia o che hanno la scarpetta molto bassa favoriscono una migliore tecnica grazie alla libertà di movimento che lasciano sull'articolazione della caviglia.

  3. Comfort: le pinne possono provocare sfregamenti o vesciche. Scegli una misura adeguata e valuta l’uso di calzari in neoprene se hai la pelle sensibile.

  4. Scopo tecnico: rifletti su cosa vuoi migliorare (rana, stile libero, delfino) e scegli la pinna che enfatizza quel movimento.
    Ad esempio per allenare la battuta di gambe a Rana sono ottime le pinne tonde da ranisti, per il delfino anche la monopinna senza pala.


I vantaggi dell’allenamento con le pinne

  • Maggiore velocità sul momento: con le pinne “volerai” sull’acqua, aggiungendo resistenza e aiutando le gambe a lavorare di più.

  • Miglioramento della tecnica: concentrandoti sul calcio, puoi individuare movimenti più efficienti e stretti.

  • Maggiore mobilità della caviglia: l’azione resistente stimola il movimento della caviglia, fondamentale per un calcio efficace.

  • Minor stress sulle spalle: le pinne alleggeriscono la spinta con le braccia, restituendo una parte del carico alle gambe.

  • Posizione del corpo più corretta: aiutano a mantenere i fianchi alti, favorendo una postura più idrodinamica.

  • Potenza muscolare: lavorano maggiormente la muscolatura degli arti inferiori, in entrambe le fasi del calcio (su e giù).


Come utilizzare le pinne in modo efficace

Per trarne i massimi benefici, segui queste linee guida:

  • Riscaldamento senza pinne: inizia la sessione con il corpo “libero”, senza attrezzi, per almeno il 20-30% della durata complessiva.

  • Progressione graduale: se sei alle prime armi, non esagerare subito: aumenta distanza e intensità man mano che acquisisci resistenza.

  • Regola del 50%: evita di usare le pinne per più del 50% del volume settimanale. Anche se rendono più veloce, l’obiettivo dell’allenamento è migliorare il nuoto “reale”.

  • Variabilità negli esercizi: se hai più modelli di pinne, usali in diversi momenti del workout a seconda della finalità della serie.


Esempi di allenamenti con le pinne

Qui di seguito trovi alcuni esempi di sedute modulabili in base al livello di chi le esegue (principiante, intermedio, avanzato):

  • Livello base (circa 750 m totali, 400 m con pinne)

    • 4 × 50 m stile libero

    • 4 × 25 m solo gambe con pinne (variant stride: dorso, lato destro, lato sinistro, pancia)

    • 4 × 50 m alternando stile libero e dorso

    • 4 × 25 m stile libero in crescendo

    • 3 × 50 m in scioltezza (lenti e rilassati)

  • Livello intermedio (circa 2.500 m totali, 1.100 m con pinne)

    • Riscaldamento con stile libero

    • 8 × 25 m esercizi con pinne (stile solo gambe, dorso, lato, ecc.)

    • 6 × 50 m solo gambe con pinne

    • Serie principale: 2 volte (1 × 200 m con pull, 4 × 50 m alternando stile libero/dorso, 1 × 100 m sprint con pinne)

    • Defaticamento: 2 × 100 m “in scioltezza (lenti e rilassati)

  • Livello avanzato (circa 4.000 m totali, 2.800 m con pinne)

    • Riscaldamento

    • 8 × 25 m esercizi con pinne

    • 12 × 50 m solo gambe con pinne

    • Serie principale: 4 volte (1 × 300 m pull, 6 × 50 m alternando stili con pinne, 1 × 200 m sprint con pinne in progressione)

    • Defaticamento: 3 × 100 min scioltezza (lenti e rilassati)


Per scegliere le pinne più adatte a te, ti consigliamo di dare un'occhiata all'articolo "allenarsi con le pinne corte" dove le caratteristiche delle varie pinne sono spiegate nel dettaglio

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