Cinque test per nuotatori basati sull'evidenza

Stabiliamo dei punti fissi

1) Gare e qualificazioni sono misuratori efficaci della forma fisica comparabili ai protocolli di valutazione fisiologica
2) Una combinazione di diversi test di valutazione per nuotatori è auspicabile, visto che ognuno ha diversi punti di forza e debolezze.
3) Le valutazioni dovrebbero essere sempre ripetute per assicurarsi della validità delle stesse.

Molti test di valutazione per il nuoto sono utilizzati per valutare la forma fisica, impostare una base, misurare il progresso o stabilire andature di allenamento. Su nuotonline.it, nel post Le serie di valutazione nel nuoto (test in vasca) sono una cosa buona ed affidabile?, abbiamo discusso del fatto se i test per nuotatori siano appropriati. In questo post discutiamo di alcune delle valutazioni che sono state analizzate nella letteratura scientifica sull'argomento.

Cinque swim test (test di valutazione per nuotatori) basati sull'evidenza

1. Competizioni
Perché utilizzare tempo prezioso di allenamento per fare delle valutazioni se le gare già ti dicono quel che vuoi sapere? Costa (2009) ha verificato che “La velocità limite utilizzando gare da 100, 200 e 400 m non differisce dalla velocità di 4 mmol·l(-1) di concentrazione di lattato nel sangue. La velocità limite utilizzata per il nuotatore a tutte le gare non differisce dalla velocità di un test di 30 minuti. La valutazione di velocità limite basata sul curriculum del nuotatore sembra essere un ottimo approccio per stabilire la capacità aerobica dello stesso

2. Valutazioni a scala
Calcolare la velocità limite e la soglia di lattato attraverso una combinazione di nuotate da 50 a 400 m con il test di soglia del lattato (Toubekis 2006). Il test di soglia del lattato è stato eseguito dopo una serie da 4 x 200m con 15 minuti di recupero e intensità crescente (80-85-90-100% della massima velocità sui 200m).

La velocità limite sembra essere un metodo alternativo valido, pratico, non invasivo e non dispersivo applicabile in piscina da un allenatore per la valutazione delle capacità di resistenza dei giovani nuotatori. Per ragioni pratiche possono essere utilizzate combinazioni di meno di 4 distanze (ad esempio 50-400 m, o 50-100-400 m).

3. Singole ripetute max
Mezzaroba (2013) ha provato a determinare il lattato minimo da una serie di qualificazioni (100-200-400) combinandole con un test in progressione 5 x 200 m con 8 minuti di riposo tra i 200m (80-84-88-92-96% della massimo su 200m).

Dopo aver elaborato i dati l'autore ha scoperto che il massimale di sforzo sui 200m era il miglior predittore del minimo di lattato per entrambi i generi su un campione di nuotatori di 10-17 anni (anche considerando le variabili antropometriche e biologiche). Benché i veri scattisti e fondisti possano deviare dalla norma stabilita in un test di 200m, questo campione di nuotatori ci ha mostrato che il minimo di lattato di un nuotatore può essere stabilito in questo modo. 

Zacca (2015) ha trovato affidabile anche una singola valutazione di 400m per ricavare la velocità limite in un gruppo di nuotatori dai 14 ai 16 anni. Dopo una serie di gare da 50-100-200-400-800-1500, i risultati mostrarono che la gara dei 400m da sola era una misura affidabile della velocità critica

4. 25 veloci
Come si diceva più sopra, molti nuotatori hanno profili diversi l'uno dall'altro, sopratutto agli estremi. Per questo è necessaria la valutazione anaerobica  per quei nuotatori in cui lo stato di forma in gara non possa venir riflessa da una singola prova di valutazione.

Un metodo di valutazione anaerobica è 8 x 25m con 5 secondi di recupero. Molti autori hanno scoperto che questo test predice la tolleranza al lattato (capacità anaerobica), ma non hanno trovato correlazione con lo stile o l'indice di affaticamento.

5. Nuoto frenato
Un'altra opzione è di fare un test a tempo di nuoto frenato (ad esempio con un elastico da corsia). Un vantaggio di nuotare con un elastico da nuoto frenato è che si elimina la variabile delle virate. Kalva-Filho (2015) ha confrontato una valutazione di 3 minuti con elastico per nuoto frenato con una gara sui 400m e il risultato è stato che il test da 3 minuti era una misura affidabile della capacità aerobica ma non era affidabile per valutare la capacità anaerobica.

Conclusioni
Ci sono molte opzioni per evitare lughi protocolli di valutazione o nuotate continue sulla distanza. Diamo per assodato che nessun singolo protocollo fornisce tutte le risposte, considerati anche i diversi profili di nuotatore su velocità e fondo.

Valutare può diventare terribilmente più complicato se ci si lascia prendere la mano. In alcuni casi e condizioni particolari questa complicatezza potrebbe anche essere auspicabile. Durante tutti i test ricorda che le condizioni della valutazione devono essere ripetibili così che le variabili esterne non influiscano sui risultati!

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