Come Scegliere una Squadra di Nuoto: Piccola o Grande? I Pro e i Contro

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come scegliere la squadra di nuoto

Come Scegliere una Squadra di Nuoto: Piccola o Grande? I Pro e i Contro

Quando i genitori cercano di scegliere una squadra di nuoto per il loro piccolo nuotatore, spesso la scelta è obbligata da questioni pratiche come la posizione della piscina a una distanza accettabile ma c'è molto altro, oserei dire di più imortante da tenere in considerazione.

Abbiamo detto la posizione della piscina, la qualità degli allenatori, più o meno preparati o di esperienza. Gli obiettivi della squadra alla quale stai per unirti (o stai per iscrivere tuo figlio/figlia) sono in linea con i tuoi o con quelli del nuotatore?

Ma anche, e sopratutto, la grandezza della squadra ha implicazioni molto importanti. Ci sono squadre di ogni dimensione e tipo, dalle piccole squadre amatoriali o locali (tutti avete presente la piccola squadra di nuoto legata alla piscina della propria zona) fino alle grandi squadre di rilevanza nazionale (per fare un solo esempio, la Canottieri Aniene).

Qual è la squadra giusta? Quali domande puoi farti per scegliere nel modo migliore?

Ecco alcuni fattori importanti da considerare quando devi capire come scegliere una squadra di nuoto

Personalmente credo che tutto dipenda dai desideri del nuotatore e dai suoi obiettivi. Chiaro che la capacità comunicatica dell'allenatore e la sua preparazione, la capacità di trasmettere l'autorità e l'importanza del proprio ruolo può essere cruciale nel determinare la dimensione di una squadra.

Ecco gli aspetti positivi dell'allenarsi con una squadra piccola o medio piccola:

Il tuo nuotatore conoscerà tutti, dal più giovane degli esordienti al più "anziano" dei seniores. Un'ottima cosa per sviluppare sani e forti legami sociali e di amicizia.

L'allenatore conoscerà personalmente e in maniera accurata tuo figlio e sarà più facile che lo segua meglio e personalizzi specificatamente per lui allenamenti, recuperi ed esercizi.

Il tuo nuotatore avrà gratificazione e riconoscimenti per i suoi successi ottenuti nel nuoto, indipendentemente da età e livello di abilità.

Ma credo che ci siano anche svantaggi, ecco quali:

  • Spesso nuotatori di età e abilità diverse possono trovarsi ad allenarsi negli stessi gruppi con una scarsa specializzazione.
  • La squadra può incontrare difficoltà finanziare e non essere solida come una squadra grande e affermata. Questo può comportare grane o cambi di impianto non proprio piacevoli (la squadra di mio figlio ha dovuto spostarsi di parecchi chilometri accorpandosi a un'altra squadra poiché non è riuscita a avere il necessario volume di nuotatori per affrontare le spese di spazio acqua e allenatore)
  • Quando il nuotatore partecipa a campionati di un certo livello potrebbe trovarsi da solo o con pochissimi compagni di squadra.

Invece gli aspetti che secondo me sono positivi nell'allenarsi con una squadra grande o medio grande:

Ci sarà una più alta probabilità di partecipare con tutta la squadra a meeting di alto livello, il che significa molta esperienza utile a crescere come atleta.

Un più alto livello di competitività e più nuotatori con i quali confrontarsi in allenamento. Forse tutto questo si tradurrà in un maggiore stimolo ad emergere.

I riconoscimenti saranno più difficili da ottenere ma avranno anche tutt'altro peso.

Per le grandi squadre credo che i problemi possano essere:

  • Il nuotatore potrebbe perdersi nel mucchio" e non ricevere abbastanza attenzioni (ma se la grande squadra è ben organizzata questo potrebbe non essere un problema).
  • Sarà più difficile che si crei in breve tempo un legame stretto rispetto a una squadra dove genitori e atleti sono pochi e a contatto uno dell'altro.
  • Le corsie potrebbero essere un po' più affollate del normale; ma spesso le grandi squadre possono permettersi anche un maggiore spazio acqua (che però potrebbe anche essere limitato dalla effettiva capienza della vasca).

Insomma da una parte o dall'altra ci sono i pro e i contro, ma se sai quali sono puoi valutare cosa preferisci e scegliere in maniera più consapevole l'ambiente che ritieni adatto per tuo figlio o per tua figlia.

Il consiglio è quello di parlare molto schiettamente con i gestori e con l'allenatore per capire se siete sulla stessa "linea d'onda". In questo modo potrai evitare il presentarsi di spiacevoli sorprese e di cambi di squadra a metà stagione.

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