Cinque cose da fare se vuoi fallire come nuotatore

Cinque cose da fare se vuoi fallire come nuotatore

Ci sono molti articoli su come avere successo come nuotatore, ma non ne avrai mai letto uno che si intitoli: Cinque cose da fare se vuoi fallire come nuotatore.

Ci devono essere un sacco di nuotatori che preferiscono fallire che avere successo... perché il ogni città, nazione, squadra, sembrano essercene un sacco che fanno solo quello - scegliere di fallire.

Gli allenatori dicono la parola “streamline” diecimila volte all'anno ma i nuotatori pensano a mantenerla dopo ogni virata? Manco per idea. Ora tutti sappiamo quanto la posizione di scivolamento sia importante. Sappiamo altresì che i migliori nuotatori del mondo fanno streamline dopo ogni virata. Sappiamo che funziona. E allora perché non lo fanno TUTTI i nuotatori? Scelgono di non farlo.

Gli allenatori implorano i nuotatori di attaccare il muro a tutta velocità senza rallentare dopo le bandierine, ma loro li ascoltano? Uh Uh.

Gli allenatori pregano gli atleti di pensare SEMPRE all'esecuzione tecnica, anche durante riscaldamento e defaticamento, ma qualcuno lo fa? Non penso proprio.

Quindi, l'unica conclusione deve essere che alcuni nuotatori SCELGONO di avere meno successo di quel che potrebbero avere!

Per aiutare tutti quei nuotatori che preferiscono fallire invece che essere velocissimi e fantastici, ecco le 5 regole d'oro per fallire come si deve.

1. Arriva tardi o non presentarti affatto.

La parte più importante di un buon fallimento è mollare.

Questo è essenziale se ami perdere. Arriva in ritardo agli allenamenti. Quando suona la sveglia girati di là e torna a dormire. Assicurati di saltare qualche allenamento, magari c'è qualcosa in TV di interessante o una nuova app a cui vuoi dedicare tempo. Ma la cosa più importante: se sei un po' stanco o indolenzito o ti senti demotivato e annoiato, non andare ad allenarti ma resta a casa a mangiare pizza e bere una cola gigante.

2. Fai in modo di scaricare sugli altri la responsabilità dei tuoi errori in acqua.

Questo è un trucchetto molto importante. Fai in modo che altri si prendano la responsabilità dei tuoi risultati natatori. Fai preparare la colazione a tua mamma e fatti disfare la borsa da tuo papà. Dì a tua sorella di lavarti le cose del nuoto. nuota lentamente e male finché il tuo allenatore non arriva a gridarti almeno 30 volte ad allenamento. Non alzare un dito e fai fare tutto agli altri. Poi, una volta conclusa la gara con risultati insoddisfacenti, avrai un sacco di persone a cui dare la colpa.

3. Non impegnarti.

Esci prima degli altri dall'allenamento. Cerca di non fare tutte le ripetute. Dimenticati gli occhialini un paio di volte a settimana. Non idratarti durante l'allenamento. Alimentazione corretta? Dimenticala. Dare il massimo ogni volta? non ce n'è bisogno. Tutto quello che ti porterà la profusione di impegno nel nuoto è il raggiungimento del tuo pieno potenziale di atleta... blah, blah, blah.

4. Cerca scorciatoie.

Questa è un'altra lezione essenziale da comprendere per fallire nel modo giusto. Allenarsi alla massima velocità possibile durante gli scatti e lavorare duro sono cose d'altri tempi. Finire ogni ripetuta a stile senza respirare fino a che non hai superato le bandierine - non fa per te. Quei fessi che si allenano ogni giorno con il massimo impegno hanno capito male. C'è un modo molto più facile di farlo. Continua a credere di poter nuotare più veloce lavorando meno, facendo meno sforzi e allenandoti meno.

5. Non pensare ad allenare e migliorare le tue abilità – partenze, virate, arrivi, fase subacquea – fino al giorno di gara.

Molto importante! Assicurati che le tue virate siano lente, la fase subacquea moscia e le tue partenze pigre!

Non allenare mai quelle abilità. La pratica rende perfetti? Uno spreco di tempo. Fai quel che ti senti e non sprecare tempo a pensare alla costanza dell'impegno in allenamento così quando arriverai in gara avrai ciò che hai meritato.

di Wayne Goldsmith

trovi l'originale qui: http://www.swimmingworldmagazine.com/news/failure/

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